IMSA | La Corvette C8.R pronta al debutto alla 24 Ore di Daytona

La nuova auto è solida e competitiva

Corvette è pronta a lanciare in pista la nuova C8.R nell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship.
IMSA | La Corvette C8.R pronta al debutto alla 24 Ore di Daytona

Dopo aver annunciato il suo impiego nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, la Corvette C8.R si sta preparando al gran debutto alla 24 Ore di Daytona. Questo fine settimana si terranno i test in preparazione della gara, con gli americani convinti del potenziale della loro vettura.

Taylor: “Auto solida e competitiva”

Come detto, la Roar Before the 24 vedrà tutte le squadre impegnate in Florida per le consuete prove di tre giorni che anticipano il primo round del campionato endurance americano. Jordan Taylor, il “nuovo” arrivato in squadra dopo aver abbandonato il team del padre, ha detto: «La C8.R è ovviamente nuova, quindi il primo punto interrogativo è l’affidabilità. I ragazzi di Corvette Racing stanno svolgendo un lavoro incredibile di progettazione e sviluppo. Il passo arriverà, ma al momento sembra già un’auto solida e competitiva. ‘obiettivo è completare il più alto numero di giri nel weekend dei test Roar seguendo il programma, cosicché tutti i piloti abbiamo una base in comune da cui partire per poi effettuare alcune piccole modifiche riguardo pit-stop, cambio pilota e via dicendo. L’auto è un po’ più complicata e si fa più fatica ad entrare e uscire rispetto a quello che ero abituato in passato». Taylor, come avevamo anticipato nelle settimane precedenti, correrà con Antonio Garcia per tutta la stagione più Nicky Catsburg, che sarà presente al momento solo a Daytona.

Gavin: “Dobbiamo lavorare nel miglior modo possibile”

Anche Oliver Gavin – in coppia con Tommy Milner – ha voluto dire la sua: «La squadra avrà un piano molto strutturato e questa è una delle cose che mi piacciono di Corvette Racing. Abbiamo chiaro il tempo che serve per capire tutto e come impiegarlo per lavorare, con una lista delle cose che vogliamo raggiungere. Tutti i piloti hanno bisogno di stare in macchina, dovremo tutti lavorare nel miglior modo possibile. Sicuramente una volta in pista impareremo la gestione delle gomme, come funziona il pacchetto freni, l’aerodinamica, la ripartizione dei pesi. Sappiamo che ce ne sono almeno 50 cose che vogliamo provare, ma riuscire a farcela in almeno il 60-70% sarebbe già un gran successo».

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